Ghelfi e Ghibellini

Nel paese in cui per esistere devi spararne una più grossa rispetto a chi ti ha preceduto, da qualche giorno è partita la crociata contro il fumo in auto, che “distrae più del cellulare”.

Avranno detto: visto che ormai nessuno parla più al cellulare in auto, possiamo ancora migliorare.

Ai crociati viene in aiuto una recente scoperta scientifica:

Sembra nulla, ma in due secondi è stato stabilito dagli esperti che un’auto procedendo a 100 Km/h percorre oltre 100 metri

Chissà quali nuove meraviglie gli esperti ci devono ancora svelare: il III segreto di Fatima, la quarta cifra decimale di Pi greco…

Raschiare il fondo del vinile

Sembra che i discografici stiano mandando agli esercenti che tengono la radio accesa nel loro locali una richiesta di risarcimento che si somma a quella della SIAE. Il tutto in base ad una legge del 1941, finora inapplicata, o forse semplicemente mai scoperta.

Ma adesso i bilanci piangono, oltre ai discografici che lo fanno per abitudine dai tempi di Marconi.

Come un best-seller insegna, il controllo capillare del territorio è una delle regole fondamentali per ogni organizzazione che si rispetti. E come molti sanno uno dei motivi per cui il pizzo viene imposto (con successo) ai commercianti è che si ritiene che lo possano pagare col nero, ipotizzando che ne abbiano.

Questa nuova proiezione nel terzo millennio potrebbe portare un vantaggio per il consumatore: mangiare, provare un paio di pantaloni, misurare un cappottino al pupo, scegliere una carta regalo, provare un vibratore, saggiare la ruvidezza di una sovraccoperta, decidere un taglio, valutare un 3×2, bere una cioccolata calda, ordinare un Santonorè per domenica, salire di un piano, parlare d’amore il tutto pagando più del dovuto.

Ma finalmente senza dover urlare per coprire quella continua, inutile, proditoria colonna sonora di musica merdosa che ci impongono ovunque.

Chissà che un codice dello Statuto albertino non ci salvi dall’omonimo deejay.

Regarde toi à les fois

Guarda tu alle volte.

Qualche giorno fa si diceva che la 500, la panda tonda, della Fiat non aveva ricevuto l’omologazione in Belgio perché sottoposta a verifica tecnica secondo le leggi del posto, la macchina rimbalzava col retrotreno sui rulli e quindi era insicura. Tutti subito a dire che quel modo di condurre le prove di omologazione è una cazzata e non rappresenta assolutamente una valutazione sulle caratteristiche di sicurezza e tenuta della vettura gioiello.

Qualcuno arrivava persino ad adombrare un ricorso del costruttore in sede europea perché il Belgio adottando tecniche di omologazione siffatte si poneva fuori dalle consuetudini europee, che tutte con la sola eccezione in argomento, avevano visto l’uovo polacco (la 500 la fanno a Tichy) omologato e poi osannato per il design.

Non credo che all’italiano medio sfugga che il governo belga, non avendo il Belgio una propria casa automobilistica, gliene frega cazzi delle normative nazionali altrui, spesso fatte in modo da, ma no, a pensare male si fa peccato.

Insomma che ti leggo ieri su Quattroruote.it?!

Beh, sulle 500 e sulle 500C debutta il multijet 1.3 da 95 cavalli.

Voi direte, embè?!

Beh,

Insieme a questo propulsore, sulla gamma 500 debutta anche la sospensione posteriore a “ponte torcente” con barra stabilizzatrice già adottata dalla Abarth 500 e dalla 500C

Viviere con giudizio

Mi dicono che sia tornato in vita Giudizio Universale, sotto forma di blog.
Leggendo, mi pare di capire che le pubblicazioni cartacee torneranno come strenne tematiche.
Leggendo ancora, non senza fatica, mi pare di capire che la testata sia sia messa in qualche modo al servizio dellapolitica (non saprei se mettere o meno l’apostrofo).
Per il momento un mezzo sole ed un mezzo ombrello.

(In)ciampi

Sono dell’ultima generazione di italiani che hanno studiato Educazione civica alle secondarie.

Ricordo, e quindi potrei sbagliare, che in merito alla firma di leggi, il presidente della Repubblica, ha il potere di promulgazione.
In quanto potere, può decidere che fare.
Ricordo, e quindi potrei sbagliare, che il presidente della Repubblica può non firmare una legge che gli venga dal parlamento rimandandola alle camere con un messaggio.
Ricordo, e quindi potrei sbagliare, ma lo ricordo, che se il parlamento gliela reinviasse tal quale potrebbe non firmarla comunque, dimettendosi.

Leggo che anche Carlo Azeglio CIAMPI, ricorda così:

Non do consigli a nessuno, meno che mai a chi mi ha succeduto al Quirinale, ma il capo dello Stato, tra i suoi poteri, ha quello della promulgazione: se una legge non va non si firma e non si deve usare, come argomento che giustifica sempre e comunque la promulgazione, che tanto se il Parlamento riapprova la legge respinta la prima volta il Presidente è poi costretto a firmarla

Quindi o siamo coevi, o l’abbiamo letto entrambi da qualche parte.

Io mi accorgo che non siamo coevi quando vado a rileggere gli articoli della Costituzione sull’iPhone; ma siamo entrambi orgogliosamente italiani.

Ebbene sì, è un link all’App Store di Apple, ma è un programma gratuito e quindi è pubblicità progresso.

GT: (fe)nomen omen

Gabriele TARQUINI campione del mondo WTCC 2009.

Mi dispiace. Davvero.

Mrs. Pesc(h)

Mi dispiace davvero che D’Alema non abbia potuto ricoprire la carica di Mr.Pesc, per la quale gli è stata preferita una donna in quanto tale.
Non per sessismo all’incontrario, no.
Mi dispiace proprio, che adesso torni ad occuparsi del “cortile italiano”.

E ce lo venite a dire a noi?!

A new P2:

In Italia siamo davvero avanti di anni…

(Presti)digitazione

Hai voluto la redazione leggera?

Spinolature (Atto I)

ai

La Santanchè sulle donne di Maometto: “L’ultima lo chiamava Papi”.

CEI: “I mafiosi sono fuori dalla Chiesa non c’è bisogno di scomuniche esplicite”. Furbi et orbi.

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