Non capisco come mai questo editoriale non sia stato pubblicato su Quattroruote, visto che con una rapida carrellata dimostra senza alcun dubbio e dati alla mano che la Fiat è stata lentamente uccisa da incapacità, approssimazione, dappochezza, supponenza e totale mancanza di rispetto per il cliente.
Benché oggi la gran parte di noi si gratti, giustamente, solo a sentire nominare il marchio, la Fiat è quella che ha inventato praticamente tutto nell’ambito dell’automobilismo a larga diffusione: il monovolume compatto (600 Multipla), la cittadina (500), l’utilitaria premium (Autobianchi Y10), la media (127), la berlinetta compatta ma spaziosissima (128), lo spyder per tutti (850 spider, Barchetta) il coupé per tutti (850 coupé, Coupé), il monovolume (F900).
Oggi che ha un listino vecchio e deprimente, manca in molte categorie commerciali ed in quelle cui è presente peggiora l’impossibile (Punto Evo, un cesso, Croma una neoplasia, Ulysse un rutto), la ragione è attribuita, in genere senza contraddittorio, alla mancanza di volontà degli operai da uno che da quando la dirige ha collezionato i complimenti di un presidente americano che dopo due anni di mandato praticamente non esiste più.
Forse lo so perché l’articolo non è finito su Quattroruote: perché tutte le brutture che la Fiat ha messo in giro venivano comunque salvate da prove e recensioni che dire benevole è dire poco.
Consiglio di leggere l’editoriale di dicembre 20101 di Ruoteclassiche scritto da Raffaele LAURENZI.
Un raro esempio di giornalismo automobilistico.
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Grazie a Simone Girardelli per la segnalazione sul link rotto.